L’Educazione Cosmica e il Metodo Montessori – Seminario 11 maggio

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In questo seminario di “Con Montessori e oltre” cui parteciperà anche Giusj Aiello, la maestra della scuola di Arischia che ci offrirà i suoi ricordi dei laboratori con lei condotti nella scuola primaria, commenteremo insieme numerose sequenze fotografiche che illustrano il modo in cui abbiamo portato l’Educazione Cosmica di Maria Montessori – Botanica e Geografia – in alcune scuole dell’Abruzzo: a L’Aquila, nel teramano e in provincia di Pescara, riscuotendo sempre lo stesso straordinario successo sia con le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia e delle classi elementari sia con le maestre che hanno visto in questi laboratori una inaspettata occasione di formazione: quanti suggerimenti ne hanno tratto! Tanto che anche a maggio tornerà nelle loro scuole! L’Educazione Cosmica è l’ultima tappa di quel lungo processo di elaborazione che Maria Montessori definisce essere una “pedagogia riparatrice”. Di che, riparatrice? Di tutti i danni che  l’essere umano può aver subito nella sua fisiologia dal concepimento in poi.

05-IMG_2452C’è qualcosa di profondo nel rapporto che un bambino anche molto piccolo stabilisce con i materiali della Geografia e della Botanica, che Maria Montessori ha ideato nel lungo soggiorno in India e che poi suo figlio Mario ha messo a punto negli anni ’60. È una straordinaria occasione per maestre, bambine e bambini, di entrare in contatto con gli elementi fondamentali della natura sia come vegetazione  – fiori, foglie, piante, alberi –  sia come geografia: i contrasti geografici  – isola/lago, istmo/stretto, promontorio/golfo –  il globo terracqueo  – liscio e azzurro il mare, ruvida e color sabbia la terra.  E poi gli incastri dei continenti e delle nazioni, con le loro regioni… come ad esempio l’incastro dell’Italia, che noi abbiamo riprodotto in scala su un lenzuolo e su cui bambini dai tre ai dieci anni hanno potuto passeggiare, mentre la maestra pronunziava i nomi delle regioni su cui i loro piedi avanzavano. Questo è avvenuto nella scuola dell’infanzia, ma anche in quinta elementare, dove per la prima volta le bambine e i bambini hanno  avuto un’idea unitaria dell’Italia attraverso il loro corpo, come regioni e come capoluoghi: su ogni regione infatti abbiamo poggiato cartoline non tratte da Internet, bensì affrancate con tanto di timbro e con il messaggio augurale e d’affetto scritto sul retro.

04-IMG-20230806-WA0014-1È stato straordinario vedere come le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia – solo pochi di loro raggiungevano i quattro anni! – si orientassero perfettamente e, guardando le cartoline, dimostravano nei loro commenti di conoscere la prospettiva, quindi facendo sospettare che essa, conquista “tardiva” nella storia dell’arte, sia forse per il bambino un’acquisizione spontanea.

Così come è stato straordinario vedere come la creazione dei contrasti geografici attraverso il DAS sia grigio sia color mattone risvegliasse qualcosa di molto profondo in loro, per cui ne hanno trattenuto il ricordo fino a che nella Giornata Internazionale degli Oceani, sono stati loro stessi  – a distanza di più di un mese e mezzo! – a chiedere alle maestre che riprendessero quei materiali che avevamo creato insieme.

01_StinziaE altrettanto racconteremo quanto alla Botanica, sia nella classe, sia nel giardino della scuola, sia nello spazio che circonda la Stinzia Bertoniana, in cui si è svolto il Bee Natural Festival 2023 presso il BeeOdiversity Park. Vi aspettiamo!

Partecipa anche tu a questo Seminario online dell’11 maggio “L’Educazione Cosmica e il Metodo Montessori: Botanica e Geografia delle scuole d’Abruzzo”, su Skype dalle 9.30 alle 12.00. Per info e iscrizioni si prega di chiamare il 3772766866 o scrivere a info@tenera-mente.org

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Il Piano Cosmico e l’Educazione Cosmica

Già nel 1935 Maria Montessori aveva iniziato ad elaborare il Piano Cosmico e nel 1938 ne aveva parlato chiaramente durante l’ultima conferenza relativa a Educa­zione e Pace. Approfondì e strutturò meglio questa visione in India, dove rimase dal 1938 al 1946 perché era scoppiata la Seconda Guerra Mondiale e lei viveva confinata in una villa, perché italiana e quindi “nemica di guerra”! Fu durante quell’esilio che entrò in contatto con le radici profonde dell’antica cultura induista.

Così, l’Educazione Cosmica finisce con l’essere il punto di arrivo di quella Pedagogia Scientifica iniziata nel povero caseggiato di San Lorenzo, in Via dei Marsi 58, in cui il mondo e l’universo sono visti come un aggregato di interdipendenze tra missioni biologiche di tutti gli esseri, interagenti tra loro e con l’ambiente in cui vivono; tutte ugualmente finalizzate all’armonia e all’equilibrio cosmico.

Per il bambino questo non è un principio intellettuale o una teoria pedagogica che gli viene proposta, bensì una realtà empirica di cui s’impadronisce fin dalla primissima infanzia attraverso l’esperienza e l’osservazione che è scoperta e studio delle interdipendenze che legano una specie a un’altra, un individuo al suo ambiente ecologico. In questo senso quindi l’Educazione Cosmica è immediatamente il superamento di ogni egoismo nel quadro di una cooperazione universale.

E non siamo noi a insegnarglielo, è il bambino che la percepisce così.

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Vedi anche:

Spazio Montessori al Bee Natural Festival in Abruzzo

Educazione Cosmica in Abruzzo

Educazione Cosmica a scuola

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