27 gennaio 2011: Giorno della memoria

I TIBETAN CHILDREN’S VILLAGES

Dedichiamo questa giornata al popolo tibetano e ai Villaggi per i minori  tibetani rifugiati in India (TCV), in cui vengono custodite e tramandate le tradizioni e i valori della loro cultura. Nel 1959 la Cina invase il Tibet e il giovanissimo Dalai Lama con migliaia di persone al seguito si rifugiò in India, accolto con intelligenza e generosità dal Primo Ministro Nerhu. Un’apposita commissione giuridica internazionale decretò che quello che il governo cinese perpetrava contro la popolazione tibetana era genocidio. Il Tibet storico è stato disgregato, assorbito in gran parte dalle province cinesi, e la popolazione tibetana, decimata per persecuzioni, calamità ed emigrazione, è stata sostituita da un’immigrazione organizzata di popolazione cinese. La migrazione dei tibetani verso l’India, unica speranza di salvezza, continua incessantemente e centinaia di bambini ogni anno traversano l’Himalaya senza alcun equipaggiamento e con esigue scorte di cibo, rischiando la vita per raggiungere Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio, da cui poi vengono inviati in uno dei Tibetan Children’s Village (TCV), che complessivamente oggi provvedono alla sopravvivenza e agli studi di circa 16.000 minori tibetani. Il Villaggio Madre di Dharamsala è stato fondato nel 1960 dal Dalai Lama e dal 1974 ha adottato nelle classi prescolari il Metodo Montessori. In questi Villaggi non solo si aiutano migliaia di bambini a sopravvivere ma anche – in un’interazione incessante con altre culture – si preserva la loro cultura millenaria, che ha come valore fondante la compassione.

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