XXII Giornata Mondiale sull’Alzheimer

Nella persona di Enrica Baldi, operatrice della riabilitazione con formazione privilegiata Montessori, “tenera mente – onlus” propone progetti di autoriflessione e formazione rivolta agli operatori che si dedicano a pazienti affetti da Alzheimer; e non solo.
Questi progetti sono basati sull’uso dei Materiali Sensoriali, ideati e realizzati secondo precisi criteri scientifici dai francesi Itard e Seguin, e perfezionati poi da Maria Montessori, medico e psichiatra.
Tutti si basano sulla multisensorialità, che è il primo sistema di comunicazione del nostro corpo organico e psichico con l’ambiente esterno – quindi, col mondo – e tutti agiscono sul sistema nervoso centrale partendo dalle percezioni-recezioni periferiche.
Il modo di funzionare di questi materiali è in linea generale il seguente: attraverso gli apparati e le vie di neuro-recezione, nei loro millesimali corpuscoli preposti (vibratili, tattili, dolorifici, sensitivi e di discriminazione percettiva gustativa e olfattiva), dagli organi di senso – tatto, gusto, odorato, udito e vista – afferiscono al sistema nervoso centrale stimoli e impulsi che arrivano alle cellule neuronali, attivandole.
Ogni cellula ha “memoria” del suo esistere, costituendo così la “traccia mnestica” che, una volta introiettata, non si disperderà mai più. In ogni cellula questa “memoria” cellulare mette in attivo lo scambio del sistema di interazione tra nucleo e citoplasma, attraverso i messaggeri chimici preposti, capaci di trasmissione inter-neuronale a catena che si propaga attraverso le sinapsi. E questo avviene ab origine, in misura parziale e ancora non perfettamente conoscibile, già dal concepimento e prosegue poi nell’arco dei nove mesi di gravidanza fino alla nascita, secondo la costituzionalità genetica di ognuno, unica e originale nella individualità. Così si stabiliscono mano a mano le nuove connessioni direzionali che viaggiano nelle varie aree dell’encefalo, preposte a funzioni diverse e differenziate, correlandole attraverso le sinapsi.

In pazienti affetti da Alzheimer, i Materiali Sensoriali Montessori permettono ai neuroni superstiti di stabilire nuovi percorsi, perché vanno a ripercorrere all’indietro la strada originaria di percorrenza evolutiva, dimenticata e/o danneggiata da qualsivoglia causa patologica.
Il meccanismo di riabilitazione psicocognitiva e funzionale passa attraverso le vie neuromotorie primigenie, che vengono risollecitate dall’esterno all’interiorità di rispondenza organica, originaria, e quindi ricomposte nel loro assemblaggio di integrazione le une con le altre; quindi, di recupero della persona.
Nel suo complesso questa dietrologia si può considerare un intervento di azione sul paziente come riabilitazione, illuminata da conoscenza e scienza, nonché da coscienza.

Irresistibilmente attraenti per forma, colore, possibilità d’interazione tra loro e col soggetto, i Materiali Sensoriali Montessori invitano a un loro uso sempre più perfezionato, e inducono il soggetto a passare da uno all’altro, individualmente o con modalità collettive, man mano che si ristabiliscono diverse e più specifiche abilità. A oggi, non esistono altri materiali che consentano un processo di rieducazione così continuo, omogeneo e correlato al suo interno, se non i materiali di sviluppo Montessori.
Ogni materiale sarà “presentato” dall’operatore al paziente secondo l’“analisi dei movimenti”: movimenti lenti ed essenziali, mediante i quali un movimento complesso viene scomposto in movimenti semplici. Ma questo è solo il primo dei requisiti necessari per l’utilizzo di questi materiali. Perché siano efficaci, è importante che essi vengano usati secondo modalità specifiche, in grado di mettere in atto nel soggetto tutto il loro potenziale – anche emotivo ed empatico – secondo un percorso che va verso un grado sempre maggiore di coordinamento oculo-manuale e di motricità fine, parallelamente a un sempre maggiore livello di attenzione, concentrazione e astrazione; quindi, di mentalizzazione e concettualizzazione della cognitività superiore.

Per l’utilizzo dei Materiali Sensoriali Montessori in una terapia riabilitativa è quindi necessaria una specifica formazione. Negli Stati Uniti, in Canada e in Olanda, il metodo Montessori viene già applicato ai malati di Alzheimer con riferimento sia all’organizzazione e alle mansioni della vita quotidiana, sia al recupero della capacità di scrittura. E i risultati sono incontestabili.

La specificità dei progetti di “tenera mente – onlus” è quella di offrire – in Italia e all’estero – una formazione, accurata e mirata negli obiettivi, per l’utilizzo dei Materiali Sensoriali con pazienti che vivono sia in case di riposo, sia nella loro abitazione.
Oltre che ai malati di Alzheimer, di cui oggi celebriamo la giornata, questo utilizzo si può estendere con pari metodologia scientifica anche a molte altre malattie invalidanti a dipendenza – come tutte – dalle funzioni dell’encefalo: il parkinsonismo nei suoi vari gradienti, le sclerosi secondo la tipologia e la quantificazione patogena di base, i traumatismi multipli o settoriali; fino ad arrivare ai grandi traumatismi da incidente. Si può estendere anche ad alcuni aspetti delle malattie degenerative globali o di zone specifiche dell’encefalo, tipo le senilità ingravescenti e/o le demenze da cronicizzazione vascolare.
Come scrive Antoine de Saint-Exupéry nel suo insuperabile Piccolo Principe, bisogna sempre ricordare, che “tutti gli adulti una volta sono stati bambini… ma solo raramente se ne ricordano.”
Da riabilitatori dobbiamo entrare forzosamente in quel “non-ricordo”, farlo diventare un ricordo interiorizzato e quindi una memoria attiva, da cui poter ricomporre poeticamente, sia fisicamente che funzionalmente – quindi psichicamente –, la persona che è oggetto delle nostre cure, in ciò raggiungendo la nostra stessa umanità e anche la metafisica che tutti ci contiene, operatori e pazienti.

Enrica Baldi, in collaborazione con la Prof.ssa Marinella Canale, membro del Comitato Scientifico di “tenera mente – onlus”, che invierà a breve come appendice “La coscienza del cervello”, di prossima pubblicazione sul sito. 

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