Festa della mamma

La missione delle cure materne è ben superiore a quella puramente fisiologica; mediante l’amore tenerissimo e le attenzioni delicate, essa attende soprattutto al risveglio degli istinti latenti. A differenza degli animali l’essere umano non ha movimenti coordinati fissi; egli tutto deve costruire da sé; e non ha fini, ma deve cercarli. I piccoli organi del senso sono quasi gli spiragli dai quali l’anima assorbe le immagini necessarie alla costruzione psichica. Tutto il lavoro della volontà si dispiega con quei meravigliosi strumenti del movimento che sono i muscoli, cui è riservata la conseguenza pratica della vita. Lo scopo dell’anima è di avere tutti questi mezzi di espressione coi quali l’idea diventa azione, il sentimento si realizza in opere. A nessun essere creato spetta quella sensazione faticosa del volere che ancora non esiste, ma che dovrà comandare: e dovrà comandare cose inerti, per farle attive e disciplinate. Una vita incerta e delicata affiora appena alla coscienza, mettendo i sensi in rapporto con l’ambiente, e subito si propaga attraverso i muscoli, nel perpetuo sforzo di realizzarsi. Il neonato deve intraprendere un lavoro formativo che, nel campo psichico, ricorda quello avvenuto per il corpo nel periodo embrionale. Questo periodo postatale è un periodo di vita embriologica costruttiva che rende il bambino un Embrione Spirituale: l’intrapresa di un nuovo destino. Attraverso le cure delicatissime che necessariamente vanno prodigate al neonato si deve attendere alla nascita spirituale dell’uomo. L’istinto materno è più intelligente della semplice autodifesa; l’amore materno è una delle forze della natura, e deve essere oggetto di studio da parte degli scienziati.

Maria Montessori

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